mercoledì 26 ottobre 2011

IL NASTRO È LA MUSICA



rosae rosarum rosae

il percorso dei fiumi visto dal centro della terra

come trasparente radice

ascoltando la sua voce

la tua voce

un sorso di sogni

la mano sinistra e la mano destra

la mano destra e la mano sinistra

denti

leccare specchi

una colonna di specchi

sequenza di perchè senza risposte

il tuo cuore sono io

il mio cuore sei tu

siamo specchi al limite dello spazio

al centro della Terra

sequenza di ritmi

come rimbalzi sull'acqua

come scale sull'abisso

salto nel vuoto

movimenti senza numerazione

indecifrabili composizioni

è pronto ma non ancora scritto

musica

silenzio

.

SII SPORCO
utilizza oersonale non qualificato

riempi ogni pertugio

decora decora

scintilla e spruzza

arruginisce ed evapora

dammi una notte nera e vuota

e vola oltre i margini

accogli il senza scopo

ricuci gli strappi e correggi

senza rifare

aggiungi e cancella

un punto e un altro punto

una linea e una curva

ti voglio di nuovo e ancora

ghiacciaio che spacca la roccia

sorgente che colma ogni buca

onda dopo onda

riempie e svuota

senza spazio e senza tempo

ti voglio di nuovo e ancora

.


SEMPRE DEI PRIMI PASSI
ora frena

ora accelera

luci nella notte

vorrebbe sempre la perfezione

la pulizia immacolata degli inizi

nostalgia delle origini del prima

quando ancora non c'era

quello che ora c'è

agile e veloce primo fra tutti

gli altri dietro

sempre dei primi passi è

dimenticare

lasciare andare e ricominciare

nel piacere

nell'infinito del cuore

spinto dalla discesa

curva dopo curva

virtuoso e protetto

nel vento

veloce

ora è senza domande

qui è senza risposte

altrove in vacanza

per crescere

indispensabile lo attendono

sempre dei primi passi è

interrompere l'attesa e agire

nuovo e innocente

domandando e chiedendo

nella certezza di un ulteriore slancio

ora

.

STARE NELLA PACE
organizzare un trasloco

uno spazio vergine dove abitare

un taglio netto

un legame vitale

senza maestri da seguire

senza memoria

indicando con il dito sospeso

e dire

sopra e sotto

questo e quello

di a da in con su per tra fra

innocenti iniziare l'azione

ascoltando le nostre voci

contemplando i nostri sorrisi

e continuare oltre le parole

oltre i nostri pensieri

a mani spalancate accogliere e dare

senza limiti

.

SCATOLA DI TONNO
è una ferita prodotta per disattenzione

è una porta aperta che non si attraversa

è una porta che non si apre

trasparenza

ascolto dei bisogni

raddoppiare le necessità

cresce senza posa

e dimentichiamo

agitazione

reti

onde

io sono un tonno

agile e sodo

nervi e respiro

occhi spalancati

noi siamo tonni che nuotano

coralli e balene che cantano

dal nero degli abissi a tutto l'universo

bambini che giocano

bambini che cantano

girotondo

la mano destra nella sinistra

la mano sinistra nella destra

ci guardiamo negli occhi

nelle pupille

faville

.

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