IL NASTRO È LA MUSICA
rosae rosarum rosae
il percorso dei fiumi visto dal centro della terra
come trasparente radice
ascoltando la sua voce
la tua voce
un sorso di sogni
la mano sinistra e la mano destra
la mano destra e la mano sinistra
denti
leccare specchi
una colonna di specchi
sequenza di perchè senza risposte
il tuo cuore sono io
il mio cuore sei tu
siamo specchi al limite dello spazio
al centro della Terra
sequenza di ritmi
come rimbalzi sull'acqua
come scale sull'abisso
salto nel vuoto
movimenti senza numerazione
indecifrabili composizioni
è pronto ma non ancora scritto
musica
silenzio
.
SII SPORCO
utilizza oersonale non qualificato
riempi ogni pertugio
decora decora
scintilla e spruzza
arruginisce ed evapora
dammi una notte nera e vuota
e vola oltre i margini
accogli il senza scopo
ricuci gli strappi e correggi
senza rifare
aggiungi e cancella
un punto e un altro punto
una linea e una curva
ti voglio di nuovo e ancora
ghiacciaio che spacca la roccia
sorgente che colma ogni buca
onda dopo onda
riempie e svuota
senza spazio e senza tempo
ti voglio di nuovo e ancora
.
SEMPRE DEI PRIMI PASSI
ora frena
ora accelera
luci nella notte
vorrebbe sempre la perfezione
la pulizia immacolata degli inizi
nostalgia delle origini del prima
quando ancora non c'era
quello che ora c'è
agile e veloce primo fra tutti
gli altri dietro
sempre dei primi passi è
dimenticare
lasciare andare e ricominciare
nel piacere
nell'infinito del cuore
spinto dalla discesa
curva dopo curva
virtuoso e protetto
nel vento
veloce
ora è senza domande
qui è senza risposte
altrove in vacanza
per crescere
indispensabile lo attendono
sempre dei primi passi è
interrompere l'attesa e agire
nuovo e innocente
domandando e chiedendo
nella certezza di un ulteriore slancio
ora
.
STARE NELLA PACE
organizzare un trasloco
uno spazio vergine dove abitare
un taglio netto
un legame vitale
senza maestri da seguire
senza memoria
indicando con il dito sospeso
e dire
sopra e sotto
questo e quello
di a da in con su per tra fra
innocenti iniziare l'azione
ascoltando le nostre voci
contemplando i nostri sorrisi
e continuare oltre le parole
oltre i nostri pensieri
a mani spalancate accogliere e dare
senza limiti
.
SCATOLA DI TONNO
è una ferita prodotta per disattenzione
è una porta aperta che non si attraversa
è una porta che non si apre
trasparenza
ascolto dei bisogni
raddoppiare le necessità
cresce senza posa
e dimentichiamo
agitazione
reti
onde
io sono un tonno
agile e sodo
nervi e respiro
occhi spalancati
noi siamo tonni che nuotano
coralli e balene che cantano
dal nero degli abissi a tutto l'universo
bambini che giocano
bambini che cantano
girotondo
la mano destra nella sinistra
la mano sinistra nella destra
ci guardiamo negli occhi
nelle pupille
faville
.
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